” non c’erano stelle cadenti,
solo nuvole a pecorella,
ma ho espresso lo stesso
tanti desideri masticando cioccolata fondente ”
…
” non c’erano stelle cadenti,
solo nuvole a pecorella,
ma ho espresso lo stesso
tanti desideri masticando cioccolata fondente ”
…
c'è una donna-moglie-madre qui in paese
che si è rotta gli zibadei di chiedere sempre e soltanto lei
i permessi lavorativi per le malattie dei figli-le vacanze natalizie (18 giorni!)-gli scioperi della mensa e via dicendo
così ha preso a martellare il marito
che preso contropiede e di malavoglia
ha iniziato a chiedere di tanto in tanto permessi
per accudire i figli
tra gli sfottò dei colleghi e i musi duri del datore di lavoro,
ma poi i colleghi stessi si son 'detti perchè no?'
e hanno iniziato pure loro di tanto in tanto
a dare il cambio alle mogli,
il datore di lavoro sorpreso e inacidito da tanta sfrontatezza
a fatto ricerche per conto suo su google
e ha scoperto che ci sono ditte, poche ma ci sono, che agevolano lavoro e vita familiare
e che forse c'è pure da risparmiare con gli incentivi
e malgrado tutto queste ditte prosperano pure
allora ne ha parlato col commercialista
che scuotendo la testa e pensando 'dove andremo a finire'
si è informato a sua volta e offerto soluzioni
davvero sorprendenti
un politico messo al corrente di tutta questa stramba storia
ci ha pensato e ripensato facendo confronti con dati provenienti
da altri paesi d'europa e ….. (the story continues…)
son formica per le cose di belle arti
comprate e accumulate dieci anni fa
per usarle tra venti
son formica d'inverno e autunno quando stipo la
dispensa di fondente e sigarette
e d'estate nel frigo accumulo i lime e i magnum
son cicala con le lire che perdo e mai si fermano
in titoli e depositi
coi sentimenti che lascio volare lassù tra lune piene
e lune sottili come lame nelle stagioni
con la prosa che immagino e mai scrivo
con i lego che faccio e disfo e rifaccio
coi pomodori piccini che acquisto a chili
e poi mangio in tre giorni
forse non sono ne formica ne cicala.
forse sono lucciola
quando di notte sul tetto mi siedo e di me si vede
solo il rosso della sigaretta che fumo
prima di andare a sognare
La Vicina di Fronte veste un costume azzurro da maggio a settembre e da ottobre ad aprile una felpa grigia e leggera,
sia che sia in casa che sul balcone; si potrebbe pensare 'ad avercene di vicine così'; il suo seno è libero e prosperoso, i capelli sempre arruffati con le mèche di una tonalità un po' in disuso, biondo paglia e antracite metalizzato.
Ha una bimba di quasi cinque anni, si chiama Annalisa ed un cane grande bianco e molto peloso.
La Vicina di Fronte non pronuncia mai il nome della figlia, lo urla : aaaaaaannaaalisaaaa, sia che sia accanto a lei
o che sia giù in giardino, in alternativa la sgrida, di continuo. Annalisa si sveglia alle sette di sabato e domenica, lo so perchè va sul balcone e a gran voce chiama :maaaaaaaammaaaa vieni sù, tutti i week end.
Qualche volta il pensiero di render pan per focaccia mi viene, del resto la sera, da loro, la luce si spegne entro le ventidue, facile uscire con una tromba e tirare un DoRe stonato. Comunque sono passati cinque anni e non ho acquistato nessuna tromba, non ancora.
La Vicina di Fronte oltre ad essere sempre molto svestita, (riderà di me vedendomi imbacuccata sino a giugno), si da un gran da fare … col bucato, ogni santo giorno lava e lava e lava e stende e stende e stende, coperte piumini cuscini copridivani tovaglie tende,
robe che qui si fanno una volta all'anno, lì una volta al mese nella stagione fredda, di più nei mesi buoni. Guardando la sua roba stesa un po' di affanno mi viene, pensandola così indaffarata. Lei formica, io cicala.
Ora si penserà che invece di lavare tanto pure io, sprechi il tempo ad osservare, in realtà le nostre case sono in una posizione tale che rende impossibile non buttare l'occhio, la vedo anche quando seggo a tavola riflessa nel vetro del forno, per dire.
Se proprio voglio tenere lo sguardo fisso alla punta dei miei piedi, la sento, la sento perchè parla mai, urla per ogni membro della famiglia, suoceri compresi, non perchè sia arrabbiata, è proprio il suo tono di voce molto alto, quindi nolente o volente sono partecipe di molte cose casalinghe sue, feste di compleanno di Annalisa e rimbrotti vari al marito che sbaglia sempre qualcosina.
La Vicina di Fronte insomma, sarà discinta però per me questo è poco vantaggioso, in quanto femmina pure io, per cui quando sono sul terrazzo a fare lavatrici o stendere o fumare o fotografare le nuvole, ecco..immagino come sarebbe bello se lì ci abitasse qualcun'altro…
Questa storia è abbastanza vera, anzi lo è proprio, tranne il nome della bimba che non è Annalisa ma Paola.
* ieri sera mentre annaspavo in cerca di un milligrammo d'aria nessuno dei presenti, (di cui uno duenne per tanto ovviamente assolto) era in grado di effettuare la Manovra di Heimlich o chiamare il 118. (gli angeli esistono)
* nell'attuale stagione invernale ho avuto 4 parainfluenze e 3 raffreddori (le mie difese immunitarie sono ballerine)
* a fine 2006 ho pensato ottimisticamente: va bhè andrà meglio il prossimo anno. poi l'ho pensato nel 2007 e poi nel 2008 e poi nel 2009 ….e poi nel 2010 (sono ottimista)
* negli ultimi sette anni non ho rotto nessuno specchio e nessuna bottiglia dell'olio (dicerie popolari)
* adoro i gatti neri, e non mi attraversano mai la strada (idem c.s.)
* non ho mai gufato nessuno, per tanto mi auguro di non essere stata a mia volta gufata (idem c.s.)
* se tanto mi da tanto ne ho accumulate abbastanza per un futuro radioso (persistenza di ottimismo)
~ ~ ~ Considerazioni finali :
– fare un corso di pronto soccorso al più presto includendo i famigliari
– acquistare dei cornetti rossi da distribuire nelle mie tasche
– non credo nella sfiga per cui trattasi di un celebre caso di doppie impronte sulla spiaggia per tanto l'acquisto dei cornetti rossi suddetti è inutile (forse)
– ho fatto strane equazioni (pippe) sul sogno della scorsa settimana in cui una mano mi voleva strangolare e l'episodio di ieri. ci sarà un nesso?
-‘ sera, desidera? ‘ –
– ‘un novembre liscio, grazie’ –
mentre ti baciavo la mano
quasi addormentato su di me
sentì un profumo deliziosamente zuccheroso
e subito il cuore mio si fece pozzanghera d'acqua dove fare Ciaf Ciaf coi piedi tuoi
poi improvvisando un valzer presonno ti girasti in tutto tondo
e questa volta appoggiato al mio naso c'era un piccolo lembo
del tuo pampers
che di aromi strani e sintetici sapeva
….
.
…. 3 civette sul comò
che facevano l’ amore con la figlia del dottore
il dottore si ammalò
ambarabacicicoccò!
voglio dire, già questo rapporto di 3 a 1 ha turbato non poco la mia infanzia
se a corollario degli atti ci aggiungiamo che a causa di questo
il padre dottore si ammalò pure……
perchè di certo gli atteggiamenti sconvenienti della figliola
causarono il malore e forse pure un crepacuore……
mi viene da pensare che la castità fu poco facile infrangere,
le nostri madri insomma
occultamente tiravano freni
no di certo sarei propensa ad abolire favole e filastrocche antiquate e ancora attuali
ma la morale di tale rime e gli intrecci tra principesse e azzurri consorti
padri senza scrupoli che pianificano abbandoni
e solerte casalinghe con sorellastre arcigne
di certo non mirano a favorire la parità dei sessi
per quanto una via di mezzo
tra l'afa sabauda e l'uggio quotidiano
non mi farebbe dispiacere
preferisco di gran lunga questo incerto cielo grigioblu
Corri e salvati. Poi torna.
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