blulu


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Furtino furtello, non ho neppure l’ ombrello


Mancano otto tavolette di cioccolata
dal mio cassetto , la scorta era di nove,
una è tra le mie mani .
{il fitto piovere si è placato}
Insieme alla baguette consumo i miei ultimi
cento grammi amari, piangendo sconsolata
per la sparizione degl’ altri ottocento grammi.
{troppo numerica oggi}
Dovrò raccogliere ortiche per depurare
questo vizio quotidiano, di consumare,
senza dirmelo, interi scaffali di amara .

Infine:
scherzetto o dolcetto, auguro una
lieta buona sera  …à bientôt …


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La messa a fuoco

Piove, e non mi sono messa ancora a fuoco,  stamane non ho sentito la sveglia, muta lei,  io sorda e persa nei sogni.  Dovrei far quadrare dei numeri, oggi, ma ogni riga è  doppia; nitido invece il terrazzo, guarda com’è bello ..  le piastrellone lucide lucide, pare che qualcuno  abbia passato la cera, la sdraio bianca rimasta lì  da quest’ estate, e i vasi vuoti di vita perchè  non son capace di far crescere la lavanda .  Oggi è festa, la notte sarà nera ed io imparerò  il pivot e l’ otto indietro. Senza maschera e velo.  Mi piace. Mi piace il brusio del pc che non copre  i pensieri e il rumore del piovere. Lucido e bagnato.  Sfuocato. Io sono sfuocata. ( appunti di fotografia: mettere il tempo a 60" per ottenere una buona foto  in un giorno privo di sole. Oppure…… Aggiungere  un filtro color seppia, allungare il tempo e scattare )


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Per un pugno di olive

dopo:
– Questa volta non la passerete liscia, eeeh !nooo..!! – urla la massaia, quasi imbestialita….( quasi)
prima:
Già difficile mi era acquistare olive e tenerli lontani,  qualche volta le lanciavo, e loro felici correvano ci giocavano e dopo le mangiavono.  Ma… l’ altro ieri seguendo una traccia tipo Pollicino, consistente in 12 olive  intere per benino regurgitate , sono arrivata  dritta dritta al muso di Mago triste e accovacciato,  quindi ho pensato di chiudere le olive nella scatola per evitare di tentare ancora i gatti golosi.  Mi assento due secondini.  Due. ( uno, due.. )
– Mamma, il gatto gioca con l’ oliva…-
– Controlla bene, non è possibile, le ho chiuse per bene, non è che per caso son saliti sul tavolooo? –
– No, no… non sono sul tavolo! –
Meno male, penso. La tavola imbandita è salva . Meno male il coooorno !!!!
Questa la visone : la scatola aperta per terra, settantacinque olive che vagano o rotolano sul pavimento  della cucina … due gatti leccano, giocano e mangiano ….FELICI
(torna all’ inizio)


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Piccolo pensiero d’autunno
Adesso siete e andrete perse dopo esservi colorate d’ amore
e passione, cadrete a terra tutte insieme
la pioggia ne farà una sola nota, rossa e stridente,
la neve poi vi smacchierà per sempre.
Ma questa festa  colorata già vi onora e odora l’ aria,
mi distraggo incantata dietro il vetro, vi vedo…


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Nel miele del tempo che generoso offre il suo amore

Lei provo’,
provo’ a raccogliere tutti i baci che nella notte
erano caduti sul morbido cuscino,
voleva metterli in tasca per poi portarli
in ufficio, appuntarli un po’ ovunque
e stare lì, a fissarli per tutto il giorno…
Lei provo’,
ma appena li mise in tasca
sentì l’ urgenza di abbracciarlo, forte.
Li ripesco’ e li rimise sul cuscino.
Si tolse il cappotto e si distese, chiudendo gli occhi,
nel letto. Fece l’ amore per tutto il giorno.
E per tutti i giorni a seguire .
Mai più torno’ in ufficio.


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Un angelo un po’ bianco


C’è un blog nella lista qui a fianco che mi colpisce in strano modo:

dolcemente straziante, su sfondo bianco, i suoi umori
passano per tutti i toni del grigio, ma mai e poi mai
arrivano al nero .
Ella dipinge attorno alle foto, (che lei stessa dal suo grembo
crea e offre), parole, piccole parole piene di graffi che vorresti
non finissero mai .
Quasi quasi… desideri allungare la mano
per accarezzarle se non fosse, che in questo gesto,
ti scontri sul tuo (mio) monitor e non sulle sue rotonde passioni ,
ferendoti in tal modo le punta delle dita … lievemente però .


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Una bella giornata, ugualmente…


Mentre spiegavo ad una donna parcheggiata in mezzo ad un viale,
anzichè negli appositi spazi per veicoli,
che non avevo la bat-macchina e quindi doveva, nolente o volente,
spostarsi….la pioggia scorreva libera all’ interno della portiera,
su tutti i comandi elettrici, sulla mia borsa, sulla mia giacca….
per fortuna è scappato un tuono dall’ estate per venire sino nell’ oggi.
Questo mi ha ricomposto l’ umore, e poi qui c’è il sole , tutti i giorni .


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La dea nera

Guardava distratta l’ alta marea, le caviglie doloranti  tra sabbia e mare, le braccia distese sui fianchi , i pugni stretti per non piangere adesso, capelli corvini lunghi e svolazzanti, da lontano,  una sciarpa di seta nera potevano sembrare;   sarebbe assurdo, si, potrebbe sembrare un racconto ma i suoi occhi davvero erano turchesi, le ciglia inspessite da un mascara volgare .  La gonna danzava ed i suoi fiori si scambiavano petali,   da lontano osservavo senza osare avvicinarmi,   schiavo sarei diventato tra le braccia ed i suoi baci.  E’ tutto il dolore, lei lì , lo lasciava,  alle onde che avrebbero viaggiato lontano .  Si sarebbe voltata, magari sorridendo. Ma io già correvo, che quelle labbra avevano il sapore  speciale dell’ oleandro.   Avvelenato non sarei più tornato,  invece mi sono voltato e sono scappato …


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Ricettina con pollo, riso e lenticchie…

~ingredienti per 2 persone :
1 lt di brodo vegetale – 1 scatola di lenticchie –
½ scatola di pelati -4 petti di pollo tagliati a pezzi piccoli –
1 spicchio d’aglio – 2 cucch. di olio -1 rametto di rosmarino –
1 pizzico di timo – sale e pepe q.b1 bicchiere di vino rosso- riso

~preparaZione:
in una padella mettere 2 cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e
far rosolarea fuoco basso x qualche secondo, aggiungere :
il pollo, rosmarino, timo, pelati ,sale e pepe.
Quando la carne è a metà cottura aggiungere il riso e il vino.
Asciugato il vino versate le lenticchie e regolate la fiamma
a fuoco normale. Mescolate frequentemente il riso e
un mestolo di brodo quando si asciuga .
Al termine della cottura grattuggiare
del grana,mescolare e servire.


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Matita blu

Lascerai la traccia quando passerai sulla mia pelle,  un lapis blu che parte dalla fronte,  dal collo scende  sulle spalle e segna un otto per accarezzarle entrambe, sino ad arrivare al ventre e poi fermarsi,  come a riflettere;  ci saranno segnati dei baci ormai cancellati,  gli umori evaporati, le carezze che hanno scaldato… sarà come vedere un cielo stellato, piccoli punti  a milioni, o fiori appuntati ad un prato visitati da api , mentre dormo. Dormo. Tu lascerai questi  piccoli segni, che già ci sono ma nel sangue scorrono  a ricordarmi che non è un sogno.  E in silenzio controlli  che il viso si distenda, cullato dall’ oblio. Che i tremiti  sfiniscano nel riposo ed io non abbia a temere di incubi  orrendi. Veglia e disegna.  Segna, con la mano leggera. Dormo. Di un sonno lieto e tranquillo, che al mio risveglio  mi trova colorata di blu, completamente …
~_~